Dimagrimento con il “Metodo Wellness”

Cari amici eccoci ad un nuovo appuntamento con le News dell’Erboristeria Testaccio. Ci troviamo nel mese di giugno con l’estate ormai alle porte. Quest’anno, visto la chiusura obbligata delle palestre, c’è chi ha iniziato a fare i conti con la bilancia subito dopo le feste di Capodanno; c’è invece una cospicua cerchia di persone che inizia a preoccuparsi della propria linea proprio in questo periodo quando vengono pubblicate, sui diversi social, le prime immagini delle spiagge dei nostri litorali invase da bagnanti in costume.

Parleremo oggi di DIMAGRIMENTO, o, più precisamente, di “Metodo Wellness”.

Con il termine Wellness si intende uno stile di vita che si prefigge, come obiettivo, il raggiungimento di uno stato di pieno benessere psicofisico, nutrizionale e relazionale con la società e l’ambiente che ci circonda.

Il metodo che l’Erboristeria Testaccio propone è il metodo Well Cell (acronimo di Wellness e Cellulite). Attraverso tale metodo ci prefiggiamo la valutazione dello stato di benessere psicofisico dell’individuo per la valutazione dei fattori predisponenti e scatenanti un accumulo di strati adiposi tra cui la cellulite che si manifesta con avvallamenti o buchi visibili sulla epidermide e le conferiscono il cosiddetto “aspetto a buccia d’arancia”. Tramite semplici domande si è in grado di identificare la tipologia del metabolismo, la risposta allo stress, le capacità detossicanti, la presenza di rischio preinfiammatorio e di invecchiamento precoce nonché di comprendere eventuali disturbi psicosomatici. Grazie a queste informazioni sarà possibile fornire consigli personalizzati per la correzione dei fattori di rischio nutrizionali indirizzando il soggetto verso un’alimentazione corretta, un cibo di qualità e una eventuale attività fisica. Si supera, in tal modo, il vecchio e pesante sacrificio dell’odiata “dieta dimagrante”.

Il metodo Well Cell, attraverso l’assunzione di fitoterapici (secondo la visione della moderna Medicina Funzionale) rappresenta uno strumento di estrema attualità con una precisa visione olistica intesa a trattare la persona nel suo insieme e non la malattia.

Quattro sono i prodotti caratterizzanti questa “Linea Cellulite e Sovrappeso” che viene da noi suggerita:

  1. Tireo Cell, integratore alimentare a base di vitamine, minerali, tirosina, Coleus Reishi e Cordyceps utile per la sua azione tonica e di sostegno metabolico. Contiene iodio che contribuisce alla regolare produzione di ormoni della tiroide e, con il selenio, alla sua normale funzionalità; vitamina C e manganese che concorrono al normale metabolismo energetico e con lo zinco, a proteggere dallo stress ossidativo cellulare; vitamine A e D che contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario.
  2. Tireoplus SG, integratore alimentare di vitamine e minerali con estratti vegetali di Quercia marina e Coleus Forskohlii ideato per un effetto tonico e di sostegno al metabolismo. Lo iodio contribuisce, inoltre, alla normale produzione di ormoni della tiroide e, insieme al selenio, alla funzione tiroidea.
  3. Dren Gheos FUNZIONALE, integratore alimentare a base di estratti vegetali utili per favorire il drenaggio dei liquidi corporei (Asparago, Tè di Giava, Bardana, Equiseto, Betulla e Pilosella) e le funzioni depurative dell’organismo (Carciofo, Bardana, Tarassaco, Asparago e Betulla) combinati con Caffè verde, Polyporus e bacche di Acai.
  4. Slim Gheos FUNZIONALE, integratore alimentare a base di estratti vegetali utili per favorire l’equilibrio del peso corporeo (Garcinia, Tè verde, Alga Wakamè), il normale metabolismo dei lipidi (Garcinia) e dei carboidrati (Gimnema e Cardo mariano) con Alga Kombu e Caffè verde per sostenere il metabolismo, bacche di Acai, Pepe nero, e cromo (concorre, quest’ultimo, al normale metabolismo dei nutrienti).

Dopo aver effettuato un periodo di depurazione epatico e intestinale, l ‘assunzione dei prodotti sopra menzionati deve seguire una procedura precisa.

I prodotti fitoterapici legati al “Metodo Wellness”  sono in vendita presso la nostra Erboristeria sotto forma di polvere, capsule o bustine solubili.

Per ulteriori informazioni e ordini è possibile telefonare al numero 0688976867, utilizzare la chat attiva sulla home page del nostro sito o inviare un messaggio WhatsApp utilizzando il bottone presente sulla nostra pagina facebook.com/erboristeriatestaccio

 

Come sempre ricordiamo che i nostri sono dei consigli e delle informazioni su pratiche di ” buona salute”, ma prima di affrontare un eventuale utilizzo di questa prodotti è importante consultare il parere del proprio medico di fiducia, soprattutto nei casi di sofferenza tiroidea.

E chiaramente vi aspettiamo in Erboristeria!

 

 

 

 

 

Ashwagandha …….il Ginseng Indiano

Spesso dopo una convalescenza, o in periodo di stress particolare, sentiamo il bisogno di recuperare le proprie energie fisiche e mentali. Nello stesso tempo però non vogliamo ricorrere ad integratori di dubbia provenienza. Abbiamo riscontrato di persona che l’Ashwaganda può essere un valido aiuto. Chiamata anche Ginseng Indiano, l’Ashwagandha è una pianta adattogena utilizzata da secoli nella medicina indiana come rimedio naturale per varie malattie, e la scienza moderna ha confermato molte delle sue proprietà naturali.Avete mai sentito parlare dell’Ashwagandha? Sapete che ha diverse proprietà benefiche per il corpo e che è conosciuto anche come ginseng indiano? Con questo approfondimento potrete conoscere tutto quello che c’è da sapere sull’Ashwagandha in polvere per imparare a utilizzare questa pianta nel modo giusto.

L’Ashwagandha, conosciuta anche come ginseng indiano o ciliegio di inverno, è una pianta fitoterapica adattogena che viene utilizzata nella medicina ayurvedica come rimedio naturale per diversi disturbi.

Breve Storia della Pianta

Da oltre tremila anni questa pianta è conosciuta come ginseng indiano, utile per contrastare diversi problemi del corpo. Appartiene alle Solanaceae, la famiglia del pomodoro, della melanzana e della patata, ha anch’essa dei frutti rossi e produce dei fiori gialli. La sua terra madre è l’Asia, in particolare le regioni con un clima secco del Medio Oriente, dell’India e dell’Africa. La pianta è un arbusto erbaceo con una base legnosa e può arrivare anche a un’altezza di 170 cm. Ha dei piccoli peli che le fanno avere dei riflessi grigiastri. Il colore dei suoi fiori cambia dal verde al giallo così come i suoi frutti che, come il pomodoro e la sua maturazione, possono variare dal giallo, al rosso o all’arancio. In natura la pianta si differenzia in 23 specie diverse di Withania. Soltanto alla Somnifera viene attribuito un potere officinale. I princìpi attivi del ginseng indiano si trovano all’interno delle radici, nel fusto e nelle foglie.  E’ grazie ai lattoni steroidei, detti witanolidi, che la pianta è in grado di far parlare di sé per i suoi benefici curativi. In particolare le proprietà dell’Ashwagandha sono attribuite al witanolide D e alla witaferina A.

Habitat della Pianta

La pianta può essere coltivata o crescere in maniera spontanea nei climi secchi e miti. La sua terra d’origine è il medio Oriente e la si trova principalmente in India, Pakistan, Sri Lanka, Nepal, nell’Africa Settentrionale e anche in Italia, nelle due isole di Sardegna e Sicilia.

 

Siete pronti a leggere tutti i benefici dell’Ashwagandha? Non spaventatevi della lunghezza di questo paragrafo. Le proprietà dell’Ashwagandha sono davvero tante: per questo divideremo il paragrafo in diversi punti. La sezione è stata pensata nel dettaglio proprio per voi che  avete voglia di scoprire ogni componente di questa pianta officinale. Potrete trovare diversi benefici per il corpo grazie ai princìpi attivi presenti nella radice di Ashwagandha in polvere e capire come e quando assumerla in base alle necessità. Grazie alle ricerche scientifiche visionate e alla nostra esperienza per la redazione delle proprietà dell’Ashwagandha possiamo dirvi che questa pianta è un ottimo ingrediente naturale che, grazie all’altra presenza dei witanolidi D e della witaferina A, apporta un grande benessere al corpo.

I Princìpi Attivi dell’Ashwagandha per la Riduzione dello Stress

Una ricerca scientifica riportata nel NCBI  dimostra che il ginseng indiano aiuta a combattere gli effetti dello stress poiché, essendo un potente adattogeno, aumenta la resistenza del corpo al carico emotivo e alla tensione. Gli studi approfonditi sul modello biologico di animali per le proprietà adattogene / antistress di Ashwagandha , hanno dimostrato che questa pianta, tra i vari benefici princìpi attivi che apporta al corpo, ha anche quello di ridurre lo stress. Gli studi sono stati effettuati su campioni di ratti in attività ad alto sforzo fisico e hanno fatto emergere che il Withania Somnifera utilizzato sotto forma grezza è un potente agente antistress. I risultati di un altro studio scientifico  suggeriscono che l’estratto di radice di Ashwagandha migliora la resistenza di un individuo allo stress e quindi migliora la qualità della vita.

La Prevenzione dell’Ulcera Gastrica Grazie alle Proprietà dell’Ashwagandha

Una ricerca effettuata sui ratti  ha fatto emergere come l’Ashwagandha risulti utile nella prevenzione delle ulcere indotte del tratto gastrointestinale da stress. È stata dimostrata una protezione significativa su ratti affetti da ulcera gastrica abbassando l’indice di ulcera media nei pazienti della ricerca.

I Benefici dei Princìpi Attivi della Radice di Ashwagandha sul Parkinson e l’Alzheimer

Studi effettuati sulla radice di Ashwagandha in polvere  hanno mostrato come l’Ashwagandha rallenta, inverte o rimuove l’atrofia e la perdita neuritico-sinaptica, una delle principali cause del deterioramento cognitivo. Il ginseng indiano quindi può essere usato per trattare il morbo di Alzheimer, così come spiega una ricerca scientifica specifica , ma anche il Parkinson , la Còrea di Huntington e altre malattie neurodegenerative, in qualsiasi fase della malattia, anche come forma preventiva prima che alla persona sia stata diagnosticata la patologia. Il pretrattamento con estratto Ashwagandha è utile, così come suggeriscono i risultati della ricerca , per proteggere il danno neuronale nella malattia di Parkinson. Su questo principio attivo suggeriamo la consultazione di un’altra ricerca scientifica , che spiega come, grazie ai witanolidi, la radice di Ashwagandha è una candidata importante per il trattamento terapeutico di patologie neurodegenerative, in quanto è in grado di ricostruire reti neuronali.

L’Ashwagandha come Rimedio Ansiolitico Naturale

Perché gli estratti di radice di Withania Somnifera hanno un effetto positivo per contrastare l’ansia e la tensione? Ce lo spiegano diverse ricerche scientifiche , che mostrano come questa pianta sia un ottimo trattamento naturale contro queste sindromi. Grazie alla ricerca, quindi, appare evidente come questa pianta sia in grado di alleviare questi disturbi. Le indagini condotte in un’altra importante ricerca scientifica supportano l’uso di Ashwagandha come stabilizzante dell’umore in condizioni cliniche di ansia e depressione. Infine, un’altra ricerca prende in esame un campione di 39 soggetti, di cui 20 hanno ricevuto la radice di Withania Somnifera e 19 il placebo. Dopo sei settimane è risultato che i pazienti che hanno ingerito la radice hanno reagito al farmaco con una risposta pari all’ 88,2 %, rispetto al gruppo dei placebo (50%).

Gli effetti Positivi dei Princìpi Attivi del Withania Somnifera per le Malattie delle Articolazioni

La Withania Somnifera è una pianta medicinale comunemente utilizzata nei sistemi di medicina tradizionale per il trattamento dell’artrite reumatoide. In uno studio pubblicato sull’ NCBI , è stata valutata l’attività antiossidante e antiartritica dell’estratto acquoso della radice di WS. I risultati della ricerca in esame  hanno mostrato che risulta efficace e si consiglia l’uso potenziale di questa pianta nel trattamento dell’artrite.

L’Ashwagandha e le Proprietà Antinfiammatorie dei Suoi Princìpi Attivi

Grazie alla Witaferina A e al witanolide D contenuto nella Withania Somnifera, gli studi scientifici hanno dimostrato come questa radice abbia effetti antibatterici, immunomodulanti e antinfiammatori. Un’altra ricerca scientifica  offre dati che suggeriscono che il prodotto normalizza l’iperglicemia nei ratti nutriti con fruttosio, riducendo le infiammazioni e migliorando la sensibilità all’insulina.

L’Ashwagandha Come Rinvigorente Muscolare

Uno studio scientifico riporta che l’integrazione di Ashwagandha è associata ad un significativo aumento della massa muscolare e suggerisce che il supplemento di questo prodotto può essere utile in combinazione con un programma di allenamento di alta resistenza. Un’altra ricerca  mostra come Withania Somnifera possa essere utile nella debolezza generalizzata e per migliorare la velocità dell’arto inferiore, sia per la forza muscolare sia per la neuro-coordinazione muscolare.

I Princìpi Attivi Come Aiuto per il Colesterolo

Ebbene sì, il ginseng indiano fa bene anche per contrastare il colesterolo. Una ricerca scientifica , in cui sono stati studiati ratti albini maschi, ha fatto emergere che la polvere di questa radice è efficace per diminuire il profilo lipidico. Un altro studio scientifico  effettuato su 18 volontari sani ha dato esito alla riduzione del colesterolo e all’aumento della forza muscolare. Infine, una terza ricerca scientifica ha preso come campione sei soggetti ipercolesterolemici per un trattamento 30 giorni. Il risultato è stato che la radice del ginseng indiano è una potenziale fonte di ipoglicemizzante, diuretica e con agenti ipocolesterolemizzanti.

Withania Somnifera: Princìpi Attivi per la Riduzione dello Zucchero nel Sangue

Il Ginseng indiano è utile anche per la riduzione dello zucchero del sangue e quindi per contrastare e prevenire il diabete. Lo specificano diverse ricerche scientifiche, tra cui quella di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente in cui è stato preso in esame uno studio su sei soggetti ipercolesterolemici e che ha mostrato come la polvere di Ashwagandha sia un ottimo ipoglicemizzante; ma anche un altro studio  evidenzia che la foglia e la radice di questa pianta aumentano l’assorbimento del glucosio nel corpo. Nello specifico la witaferina A accresce l’assorbimento del glucosio suggerendo che questo principio attivo è parzialmente responsabile per un’attività antidiabetica. Infine, come riscontrato in una ricerca scientifica riportata nel NCBI , il ginseng indiano interviene sull’iperglicemia nei ratti nutriti con fruttosio migliorando la sensibilità all’insulina.

L’Ashwagandha e la Fertilità

Nell’antichità questa pianta era utilizzata dagli indiani anche per il suo potere afrodisiaco. Oggi le ricerche scientifiche  ci suggeriscono che lo stress di un individuo può essere un fattore scatenante dell’infertilità maschile. Nella medicina ayurvedica la Withania Somnifera è considerata un’aiutante dello stress per il problema della sterilità. Il trattamento effettuato con la pianta ha comportato una diminuzione dello stress, ha migliorato il livello di antiossidanti e migliorato nel complesso la qualità dello sperma in un numero significativo di persone. Il trattamento ha provocato la gravidanza nei partner del 14% dei pazienti. Un altro studio  mostra dei risultati che suggeriscono che la radice del ginseng indiano può essere utilizzata come terapia empirica per la gestione clinica ed il trattamento della sterilità.

Ashwagandha: Controindicazioni

Per quanto riguarda le controindicazioni sull’uso dell’Ashwagandha non esiste una normativa italiana ed europea che ne limiti o restringa il consumo. Il Ministero della Salute italiano ha inserito la pianta tra gli estratti vegetali che possono essere utilizzati negli integratori alimentari. Il comune ginseng indiano può essere utilizzato da tutti, ma consigliamo che prima della sua assunzione si parli con il proprio medico per una consultazione specialistica che prescriva un’assunzione adatta al proprio organismo. Questo perché l’assunzione della pianta può interagire con alcuni farmaci per terapie specifiche come il diabete, la depressione e l’ipertensione. Inoltre ci preme sottolineare che spetta a uno specialista valutare e prescrivere il dosaggio corretto della pianta in base all’individuo. Lo stesso discorso sulle controindicazioni dell’Ashwagandha vale per le donne in gravidanza, che devono sentire il parere del ginecologo prima di una normale assunzione.

 

La Ashwagandha è in vendita presso la nostra Erboristeria sotto forma di polvere, capsule o fiale bevibili.

Per ulteriori informazioni e ordini è possibile telefonare al numero 0688976867, utilizzare la chat attiva sulla home page del nostro sito o inviare un messaggio WhatsApp utilizzando il bottone presente sulla nostra pagina facebook.com/erboristeriatestaccio

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La Clorofilla liquida

 

 

 

 

 

Buongiorno a tutti gli amici dell’Erboristeria Testaccio. Finalmente dopo molto tempo mi ritrovo a scrivere un articolo che credo e spero sia di grande interesse per tutti.

Questa volta voglio soffermarmi su una struttura organica di grande e importante interesse: la clorofilla.

La clorofilla è un pigmento verde presente in quasi tutte le piante, nelle alghe ed in alcuni batteri; ha lo scopo di far assorbire alla pianta l’energia della luce necessaria alla sintesi dei carboidrati dopo che questa ha trasformato l’anidride carbonica (CO2) dell’aria in ossigeno (O2) e acqua (H2O).

Per la sua struttura simile all’emoglobina umana (nella clorofilla un atomo di magnesio va a sostituire un atomo di ferro dell’emoglobina) è anche chiamata “sangue verde” o “sangue vegetale”.

Come alimento, questo pigmento si trova negli spinaci, nella rucola, nel prezzemolo, nei fagiolini, nei broccoli, nella verza, negli asparagi, nella cicoria, nella lattuga e nell’alga spirulina. Tale molecola viene usata come colorante nei prodotti alimentari e farmaceutici.

La clorofilla ha un significato funzionale per le sue proprietà antianemiche e antiossidanti:

  • nelle donne: in gravidanza e allattamento o con mestruazioni abbondanti con diminuzione della sideremia, aumenta in modo significativo i valori dell’emoglobina e dell’ematocrito; abbinata ad altri integratori alimentari, riduce significativamente la caduta dei capelli e in molti casi la blocca entro i 3 mesi,
  • stimola il metabolismo e dà energia, soprattutto nei momenti di stress e superlavoro, senza essere una sostanza eccitante come la caffeina,
  • rigenera le cellule perché apporta ossigeno e ne rafforza le pareti,
  • aiuta ad affrontare particolari sforzi intellettivi che fisici nel campo dello studio, nell’ambito professionale e negli sport di resistenza (aumenta la massa muscolare),
  • interviene, da catalizzatore, nei vari processi metabolici accelerando le reazioni chimiche all’interno della cellula,
  • depura l’organismo in quanto migliora e previene gli effetti nocivi delle radiazioni e, legandosi ai metalli pesanti, ne favorisce l’eliminazione,
  • interviene, per la sua elevata attività antiossidante, nel processo di invecchiamento cellulare legato alla teoria dei radicali liberi (scorie prodotte dal catabolismo metabolico che sono i principali fattori dell’insorgenza di numerose gravi malattie) ringiovanendo i tessuti con attività anti-age (pelle, capelli, unghie, muscoli),
  • stimola il sistema immunitario,
  • assicura una protezione del sistema cardiovascolare, visivo e articolare,
  • riduce la “fame nervosa” con conseguente perdita di peso,

Dal punto di vista fitoterapico la clorofilla viene usata per:

  • combattere le anemie,
  • migliorare l’artrite e l’artrite reumatoide,
  • rafforzare il sistema immunitario,
  • inibire danni cromosomici con un’azione applicabile alle malattie neoplastiche,
  • eliminare germi e inibire la crescita dei di batteri nocivi,
  • accrescere enormemente il livello di ossigeno nelle cellule dei tessuti,
  • regolarizzare l’equilibrio ormonale dei livelli di calcio nell’organismo,
  • regolarizzare l’equilibrio ormonale dell’organismo e il rapporto acido/base (pH),
  • fornire un valido apporto di vitamina K che ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e assicura la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in forma le ossa,
  • regolamentare la funzionalità prostatica,
  • svolgere un’azione antidepressiva.

Per finire, la ricerca ha identificato un gruppo di geni, detti geni oncogeni cellulari o proto-oncogeni, che esercitano funzioni di regolazione della proliferazione cellulare ma, in seguito all’azione specifica di agenti mutageni o ad alterazione cromosomica, possono provocare danneggiamenti che conducono alla trasformazione tumorale.

Ci sono ricerche in corso per verificare la potenzialità della clorofilla nel ricoprire un ruolo nella capacità della cellula per rimediare a questo danno.

La clorofilla in vendita presso la nostra Erboristeria è prodotta dal “Laboratorio Di Leo” e una confezione da 50 ml sul nostro sito www.erboristeriatestaccio.com viene venduta al costo di € 21,60.

Il dosaggio consigliato, in relazione alle diverse sindromi, oscilla tra le 20/80 gocce al giorno diluite in acqua.

Per ulteriori informazioni e ordini è possibile telefonare al numero 0688976867, utilizzare la chat attiva sulla home page del nostro sito o inviare un messaggio WhatsApp utilizzando il bottone presente sulla nostra pagina facebook.com/erboristeriatestaccio

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Per Erboristeria Testaccio

dr. Vincenzo Filoni

Kalanchoe daigremontiana

Succo puro di Kalanchoe daigremontiana

Dalla prossima settimana sarà disponibile presso l’ Erboristeria il Succo puro, ricavato dalla spremitura a freddo di foglie fresche di Kalanchoe daigremontiana.

Contiene conservanti? Dato che l’Azienda Agricola produttrice non utilizza conservanti chimici, per la conservazione del prodotto è stato aggiunto un mix di oli essenziali (pari al 1,5% del prodotto), che permettono la perfetta conservazione del succo in frigorifero, per un periodo di almeno 90 giorni.

Coltivazione: tutte le piante di Kalanchoe daigremontiana sono coltivate nei terreni di Fermo, in aperta campagna e all’aria aperta. La coltivazione è rigorosamente biologica, senza l’utilizzo di concimi, erbicidi, o pesticidi chimici di alcun tipo.

Consigli d’uso:

E’ da tenere in considerazione che questo prodotto è veramente naturale, il gusto può lievemente cambiare da stagione a stagione.

  1. Agitare leggermente prima di ogni uso
  2. Si consiglia di iniziare con 1 cucchiaino da caffè, per i primi 2-3 giorni.     
  3. Successivamente si passa a 1 cucchiaio da minestra al giorno (o 1 cucchiaino da caffè per tre volte al giorno).
  4. La somministrazione viene protratta fino al termine della confezione.
  5. Dopo l’assunzione di 1 confezione, è consigliata una pausa di circa 15 giorni.

NB: E’ possibile che si formino dei microresidui sul fondo, in quanto il prodotto viene lavorato in maniera totalmente naturale.

Si può diluire con dell’acqua?

Si. Dato che ha un gusto particolare, si può diluire con un po’ d’acqua, o in un frullato, o centrifugato di frutta e verdura.

Descrizione della pianta

La Kalanchoe daigremontiana (conosciuta anche come Bryophyllum) è una pianta della famiglia delle Crassulaceae originaria della grande isola del Madagascar.

Presenta foglie succulenti, carnose, allungate e dentate ai margini. Possiede un fusto eretto e con il passare del tempo, lignifica a partire dal basso. Durante l’inverno, se tenuta al caldo, la pianta fiorisce con dei bellissimi fiori tubulari, dal grigio-rosa al rosa-porpora.

In America latina, dove è più diffusa la coltivazione e l’uso medico di questa pianta, viene chiamata anche con molti altri nomi, come Arantes, Madre di migliaia, Spina dorsale del diavolo e Kalanchoe messicana.

Utilizzi e proprietà

In Italia la Kalanchoe daigremontiana è considerata solo una pianta ornamentale, ma in alcuni paesi tropicali e recentemente anche in Spagna, grazie al lavoro del botanico Josep Pàmies, questa pianta viene utilizzata soprattutto come rimedio medicinale per il trattamento di numerose sindromi, come ustioni, infezioni, ulcere, diarrea, ipertensione, diabete, calcoli renali e perfino come supporto alla chemioterapia.

Controindicazioni

Il consumo del succo puro di Kalanchoe daigremontiana è sconsigliato in gravidanza, e durante la fase di allattamento.

E’ sconsigliato un consumo prolungato. In genere si consiglia di assumere il succo di Kalanchoe tutti i giorni, per un mese di seguito, per poi effettuare una pausa di almeno 15 giorni.

Tutte le piante del genere Kalanchoe contengono bufadienolidi, che sono glicosidi cardiaci. Per questo motivo nei pazienti affetti da malattie cardiache, o che in passato ne hanno sofferto, prima dell’uso è caldamente consigliato un consulto medico.

Come sempre ricordiamo che i nostri sono dei consigli e delle informazioni su pratiche di ” buona salute”, ma prima di affrontare un eventuale utilizzo di questa pianta è importante consultare il parere del proprio medico di fiducia.

 

 

 

 

Consigli per un programma di depurazione – Parte 2: L’effettiva depurazione epatica

Dopo aver affrontato la fase iniziale di sverminazione e di rimozione dei metalli pesanti, abbiamo preparato l’organismo a ricevere un’effettiva depurazione epatica, per la quale è necessario seguire un regime alimentare specifico della durata di una settimana per un soggetto sano e di 28 giorni per un soggetto fortemente intossicato.

I menù disponibili sono tre, tra cui se ne può scegliere uno a proprio piacimento per chi deve affrontare solo una settimana di depurazione, e che si possono invece alternare per chi ne deve affrontare quattro, al fine di variare la propria alimentazione. Continue reading

Consigli per un programma di depurazione – Parte 1: La sverminazione e l’eliminazione dei metalli pesanti

Proseguendo il tema della depurazione epatica, che è stato anche l’argomento della prima “Cena speziale” del 2020 intitolata “Il Fegato, Organo biologico di Dio”, in questo articolo cerchiamo di descrivere come dovrebbe svolgersi un programma di depurazione.

Un simile programma prevede sostanzialmente due fasi: prima di tutto la sverminazione e l’eliminazione dei metalli pesanti, passo che ci permetterà poi di affrontare la depurazione epatica vera e propria.

In questo articolo trattiamo la fase preparatoria di eliminazione dei parassiti e dei metalli, resa necessaria non solo dalle caratteristiche indotte dai trattamenti industriali nei cibi che assumiamo  ma anche dal fatto che la nostra alimentazione tende a spostarsi sempre di più verso l’esterno della casa, viste le contingenze della vita moderna, con una conseguente sempre maggiore esposizione agli agenti patogeni.

Per favorire la sverminazione sono utili diverse piante come l’aglio, il timo, i chiodi di garofano ma soprattutto un’alga ormai difficile da reperire, che cresce nelle acque della Corsica e della Sardegna, l’alga corallina (Alsidium helminthocorton Kutz), in grado di rimuovere l’attaccatura di qualsiasi verme (dagli ossiuri ai vermi più gravi), permettendo così la loro espulsione attraverso le feci. Assumendo questi rimedi per un periodo di quattro-cinque giorni si ottiene una buona depurazione dai parassiti.

Ma insieme a questo è necessario rimuovere quanto più possibile i metalli pesanti dall’organismo. I metalli pesanti si eliminano nell’arco di una settimana e a tal fine è consigliata l’assunzione quotidiana di:

  • orzo selvatico (Hordeum murinum L.): chiamato un tempo anche come orzo dei maiali (in quanto alimento che veniva somministrato ai suini), si tratta della migliore varietà di orzo, in grado di eliminare il mercurio dal fegato, dal SNC (Sistema Nervoso Centrale) e dalla milza. Al mattino si consiglia l’assunzione di un poco di acqua calda con un cucchiaino di orzo selvatico e alcune gocce di limone;
  • alga spirulina (Artrospira platensis – Nordstedt – Gomont): presso l’Erboristeria Testaccio sarà presto disponibile la spirulina proveniente dalla Sardegna, coltivata dall’azienda Livegreen, che ha riprodotto per la sua coltivazione un ambiente di acque calde essenziale per lo sviluppo di quest’alga, che possiede dunque un’altissima concentrazione di principi attivi e risulta una delle migliori in commercio. Tra le altre provenienze raccomandate c’è poi quella del lago Ciad e quella del lago Texcoco (Messico): la spirulina di queste zone è impiegata dall’azienda Cibo Crudo e disponibile già nella nostra Erboristeria. Se ne consiglia l’assunzione dopo l’orzo selvatico poiché è proprio a quest’alga che si lega il mercurio rimosso dall’azione dell’orzo per poterlo così eliminare attraverso le feci;
  • coriandolo (Coriandrum sativum L): meglio se assunto fresco, ha la capacità di rimuovere i metalli pesanti (mercurio, cadmio, piombo, alluminio), oltre a svolgere anche un’azione antidepressiva (proprietà esercitata in questo caso dai semi in tisana);
  • mirtillo selvatico (Vaccinium myrtillus L.): usato anche in ambito medico negli Stati Uniti per ridurre i sintomi del morbo di Alzheimer: non si tratta del mirtillo rosso ma del mirtillo selvatico nero; è frequente trovarlo (purtroppo) surgelato nei nostri supermercati. Nella nostra Erboristeria è trovate il succo e la polpa di mirtillo nero prodotto dalla ditta Sarandrea.
  • alga dulse (Palmaria palmata – L. – Kuntze): cresce in Normandia, si consiglia l’assunzione di due cucchiaini al giorno della sua polvere mescolata in acqua calda.

Si può ricorrere anche alla Zeolite, un minerale di origine vulcanica, assunta insieme a dei minerali quali zinco, magnesio, selenio : tra i migliori tipi di zeolite è stata riconosciuta quella del Lago di Bolsena, che è infatti il lago vulcanico più grande d’Europa; la sua zeolite grezza è diventata infatti presidio medico riconosciuto.

Nella nostra Erboristeria trovate molti di questi rimedi e, per una maggiore praticità suggeriamo i seguenti prodotti che includono nella formula gran parte degli ingredienti citati; nello specifico, per un’azione antielmintica (di contrasto cioè ai parassiti) consigliamo:

  • Paraossimix, dell’azienda Gheos, con estratti di aglio, chiodi di garofano e tanaceto (60 capsule, prezzo 21.24 euro);
  • Fitoflor Elm, della casa Sarandrea, integratore alimentare contenente estratti di aglio e origano (gocce, 100 ml, costo 19.80 euro);
  • Sineverm, prodotto dalla ditta Biogroup, con azione protettiva dell’intestino contro le aggressioni esterne, con alga chlorella, timo e chiodi di garofano (gocce, flacone da 50 ml, prezzo 17.80 euro).

La fase di sverminazione dura circa cinque giorni e prevede l’assunzione di uno di questi tre prodotti. Se l’organismo è già in buono stato di depurazione dai parassiti questa fase può essere ridotta a due-tre giorni.

Per un’azione chelante dei metalli pesanti il prodotto di riferimento è invece:

  • KelaBlend, sempre della Gheos,  contenente tra gli altri il coriandolo e l’alga chlorella – in sostituzione della spirulina – (granuli, 150 g, prezzo 35 euro).

In alternativa al KelaBlend si possono assumere i cinque rimedi citati per quattro-cinque giorni.

I rimedi esaminati finora ci aiutano a riportare l’apparato digerente e dunque l’organismo tutto in uno stato di disintossicazione; vediamo ora quali sono i cibi di cui è consigliato nutrirsi durante la fase di sverminazione, cominciando due prima del suo inizio (per un totale dunque di circa una settimana considerato che la fase di rimozione dei parassiti, durante la quale si può assumere un prodotto tra Paraossimix, Fitoflor Elm e Sineverm, dura in sé anch’essa circa cinque giorni):

  • per colazione: è consigliata l’assunzione di alcuni tipi di tè come il kukicha e il bancha, che non contengono teina, si possono mangiare dei datteri, delle banane biologiche, si può della marmellata senza zuccheri aggiunti di mirtilli selvatici o di lamponi;
  • per pranzo: alimenti che non contengono glutine (riso, miglio, tapioca), con delle verdure cotte o crude;
  • per cena: mandorle o noci e verdure; si può mangiare anche un poco di pesce ma non di grossa taglia, appunto perché più spesso ricco di mercurio; sarebbe meglio dunque evitare il tonno e privilegiare invece alici, sarde, branzino, sogliola, sgombro, sempre con accompagnamento di verdure;
  • negli spuntini intermedi (a metà mattina e a metà pomeriggio): frutta e semi di zucca o semi di girasole.

Nella fase di rimozione dei metalli pesanti, insieme al KelaBlend o ai cinque rimedi citati, si consiglia invece l’assunzione di:

  • un estratto a freddo composto da cetriolo, sedano  e mela, con eventuale aggiunta di zenzero e limone, per sei volte nell’arco della giornata, intervallato da quattro prese di acqua calda o tiepida da 450 gr (circa due bicchieri).

Si consiglia di seguire questo regime per cinque giorni al fine di rimuovere i metalli pesanti e preparare il corpo a ricevere l’azione depurativa del fegato… ma di questo parleremo nel prossimo articolo!

In conclusione ci teniamo a ricordare che quelli sopra descritti sono dei consigli e delle linee guida generali di cui è sempre importante discutere prima con il proprio medico di fiducia, perché ogni situazione va riferita all’individualità del soggetto e al suo stato di salute.

Tisana depurativa epatica

  • Cardo mariano (semi);
  • Malva (fiori, foglie);
  • Boldo (foglie);
  • Liquerizia (radice);
  • Tarassaco (radice).

Le droghe sono presenti ana parti. Come correttivo aromatico si consiglia l’aggiunta dei semi di finocchio.

Il cardo mariano, grazie alla sili marina, è un potentissimo rigenerante epatico; il boldo svolge un’azione coleretica insieme al tarassaco, che agisce anche da depurativo epatico e renale.

Preparazione: 1 cucchiaio e mezzo per litro d’acqua. Bollire per 15 min a fuoco lento e lasciare in infusione per altri 10 min. Filtrare e bere.

La depurazione epatica – I rimedi colagoghi

L’importanza del fegato nella fisiopatologia umana è ormai un dato indiscusso. Il fegato è la ghiandola più grande dell’intero organismo e rappresenta il centro del metabolismo corporeo.

Tutti i medicinali chimici che vengono introdotti nel corpo umano vengono metabolizzati da questa ghiandola, pertanto l’uso crescente di medicamenti, tipico della nostra civiltà, specialmente degli estroprogestinici – che talvolta vengono somministrati per lunghi periodi alle donne -, necessita come controparte il ricorso a rimedi che depurino l’organismo, senza chiaramente risultare nocivi.

Le piante impiegate nella tradizione erboristica mediterranea (successivamente tratteremo anche quelle impiegate per la depurazione epatica nella MTC – Medicina Tradizionale Cinese – e dell’importanza del fegato in questo sistema di sapere medico) svolgono una funzione drenante a livello epatico molto significativa.

Innanzitutto occorre definire la differenza esistente tra piante o prodotti fitoterapici coleretici e colagoghi (detti anche colecistocinetici): i preparati coleretici aumentano la secrezione biliare agendo sulla cellula epatica, mentre i preparati colagoghi o colecistocinetici aumentano la contrattilità della vescica biliare, aumentando così la quantità di bile riversata nel tubo digerente.

In questo articolo tratteremo delle piante con funzione colagoga più conosciute, rimandando al prossimo la dissertazione sui rimedi coleretici.

Tra i colagoghi più utilizzati in fitoterapia troviamo sicuramente il tarassaco (Taraxacum officinale Weber), detto anche “dente di leone” o “soffione”, la cui radice possiede la capacità di aumentare la contrattilità vescicolare e dunque la quantità di bile secreta dalla vescica, mentre le foglie presentano un’azione coleretica. Assunto nella sua totalità il tarassaco esercita dunque entrambe le funzioni.

Solititamente, quando si presenta un disturbo a livello epatico (in assenza però di una lesione importante del fegato) si manifestano disturbi digestivi, emicranie, vertigini o gonfiore dopo i pasti. In questi casi la prescrizione è 50 gtt (gocce) per tre volte al giorno di e.i. (estratto idroalcolico) di tarassaco diluite in acqua calda (si permette così l’evaporazione della parte alcolica) oppure sotto forma di soluzione acquosa (il prodotto di riferimento in questo caso è l’estratto di tarassaco della ditta Ligne De Plants – certificato biologico –, disponibile nella nostra erboristeria).

Un altro importante colagogo in grado di drenare la vescica biliare è il rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), del quale si utilizzano in questo caso le foglie, sotto forma di macerato glicerico. Il rosmarino è molto utile per le litiasi biliari insieme al rafano nero (Raphanus sativus L.  var. niger (Mill.) Kerner), che svuota in maniera dolce la colecisti senza creare problemi di frantumazione troppo evidente che possa chiudere il coledoco e arrivare sul pancreas determinando problemi da evitare come la pancreatite.

Se occorre anche abbassare il colesterolo, insieme al rosmarino e al rafano nero è consigliato l’uso dell’olivo, che svolge un’azione complementare.

dott. Raniero Iacobucci

La prevenzione delle malattie dell’apparato respiratorio

Sappiamo che una somministrazione degli antibiotici determina un calo del tono delle Beta e Gamma Globuline, responsabili delle reazioni immunologiche di difesa antinfettiva. Il calo può durare anche quattro settimane dalla fine del trattamento.

Per prevenire le classiche malattie da raffreddamento, consigliamo i seguenti protocolli:

per bambini (fino a 10-12 anni): Rosa canina (gemme), Abies pectinata (gemme), Betula verrucosa (gemme), per due-tre mesi. Nella fase acuta: argento colloidale, Ban Lan Gen (bustine cinesi) di Isatidis.

per adulti: Carpinus betula, Betula pubescens, Vitis vinifera, Juglans regia, per quaranta giorni circa. Nella fase acuta: argento colloidale, propoli, olio essenziale di origano.

per la febbre: Spirea ulmaria, Salice (estratti idroalcolici).

Per gli adulti aggiungere vitamina C e a entrambi (adulti e bambini) probiotici (ad es. Darmflora o Enterelle).

Per ulteriori chiarimenti non esitate a contattarci!

dott. Raniero Iacobucci